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L’INDIZIONE DEL REFERENDUM ABROGATIVO, LA FASE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.

L’INDIZIONE DEL REFERENDUM ABROGATIVO, LA FASE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA

di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

In seguito alla comunicazione della sentenza della Corte costituzionale, il Presidente della Repubblica, su deliberazione del Consiglio dei Ministri, indice con decreto il referendum, fissando la data di convocazione degli elettori in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno[1].

Nel caso di scioglimento anticipato delle Camere o di una di esse, il referendum già indetto si intende automaticamente sospeso, all’atto della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto del Presidente della Repubblica, di indizione dei comizi elettorali per la elezione delle nuove Camere o di una di esse.

I termini del procedimento per il referendum riprendono a decorrere dal 365° giorno successivo alla data della elezione.

Per quanto riguarda le schede per il referendum, è da ricordare che queste sono di carta consistente, di tipo unico e di identico colore: sono fornite dal Ministero dell’interno con le caratteristiche risultanti dal modello riprodotto nelle tabelle [P e Q][2]. Esse contengono il quesito formulato nella richiesta di referendum, letteralmente riprodotto a caratteri chiaramente leggibili.

All’elettore vengono consegnate per la votazione tante schede di colore diverso, quante sono le richieste di referendum[3] che risultano ammesse. L’elettore vota tracciando sulla scheda con la matita un segno sulla risposta da lui prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene.

L’Ufficio centrale per il referendum, appena pervenuti i verbali ed i relativi allegati, procede in pubblica adunanza con l’intervento del Procuratore generale della Corte di Cassazione, facendosi assistere, per l’esecuzione materiale dei calcoli da esperti designati dal primo Presidente, all’accertamento della partecipazione alla votazione della maggioranza degli aventi diritto, alla somma dei voti validi favorevoli, e dei voti validi contrari all’abrogazione della legge, e alla conseguente proclamazione dei risultati del referendum[4].

Qualora il risultato del referendum sia favorevole all’abrogazione di una legge, o di un atto avente forza di legge, o di singole disposizioni di essi, il Presidente della Repubblica, con proprio decreto, dichiara l’avvenuta abrogazione della legge, o dell’atto avente forza di legge, o delle disposizioni suddette.

Il decreto è pubblicato immediatamente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica, e inserito nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana. L’abrogazione ha effetto a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale. Il Presidente della Repubblica nel decreto stesso, su proposta del Ministro interessato, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, può ritardare l’entrata in vigore della abrogazione per un termine non superiore a 60 giorni dalla data della pubblicazione[5].

Nel caso che il risultato del referendum sia contrario all’abrogazione di una legge, o di un atto avente forza di legge, o di singole disposizioni di essi, ne è data notizia e non può proporsi richiesta di referendum per l’abrogazione della medesima legge, o atto avente forza di legge[6], o delle disposizioni suddette, fermo il disposto dell’articolo 31, prima che siano trascorsi cinque anni[7].

Se prima della data dello svolgimento del referendum, la legge, o l’atto avente forza di legge, o le singole disposizioni di essi cui il referendum si riferisce, siano stati abrogati, l’Ufficio centrale per il referendum[8] dichiara che le operazioni relative non hanno più corso[9].

NOTE: 

[1]V. l’articolo 34 della Legge costituzionale n. 352 del 25 maggio 1970, in M. SICLARI, Norme relativi ai giudizi di competenza della Corte Costituzionale, Testi Normativi n. III, Collana diretta da Massimo Siclari, cit., pp. 173 ss.

[2]Tali tabelle sono state sostituite in base all’articolo 7, comma 7, della legge 13 marzo 1980, n. 70.

[3]Fra i 148 giudizi di ammissibilità dei referendum abrogativi dei quali 83 (Sì) e 65 (No), si possono ricordare: (1972) divorzio (Sì); (1975) cpp, delitti contro integrità e sanità della stirpe (Sì); (1978) legge Reale, tutela ordine pubblico (Sì), commissione inquirente, procedimenti di accusa e giudizio dei Ministri (Sì), finanziamento pubblico dei partiti politici (Sì), legge Basaglia, manicomi (Sì), concordato tra Stato e Chiesa (No), 97 articoli del cpp (No), codici penali militari di pace e di guerra (No), ordinamento giudiziario militare (No), ordine pubblico (Sì), finanziamento pubblico dei partiti politici (Sì); (1981) legge Cossiga, tutela ordine democratico, fermo di sicurezza pubblica (Sì), ergastolo (Sì), testo unico leggi pubblica sicurezza, porto d’armi (Sì), ordinamento giudiziario militare (Sì), interruzione volontaria gravidanza (Sì), caccia (No), 3.1 articoli del codice penale, reati di associazione, opinione e riunione (No), ordinamento della Guardia di finanza (No), stupefacenti e sostanze psicotrope (No), centrali nucleari (No), tutela ordine democratico e sicurezza pubblica (Sì); (1982) indennità di contingenza (Sì), Statuto dei lavoratori (No); (1985) tariffe, prezzi amministrati, indennità di contingenza (Sì); (1987) centrali elettronucleari (Sì), responsabilità civile dei magistrati (Sì), commissione inquirente, procedimenti di accusa e giudizio dei Ministri (Sì), art. 842 del codice civile, caccia e pesca (No), caccia (No), Csm, legge elettorale (Sì); (1990) caccia (Sì), art. 842 del codice civile, caccia e pesca (Sì), produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande pesticidi (Sì), Statuto dei lavoratori (Sì); (1991) sistema elettorale del Senato (No), sistema elettorale dei Comuni (No), sistema elettorale della Camera (Sì); (1993) r.d. 1661/1929, Ministeri, e r.d. 1663/1929, Ministero agricoltura e foreste (Sì), Ministero Partecipazioni statali (Sì), stupefacenti e sostanze psicotrope (Sì), Ministero Turismo e spettacolo (No), finanziamento pubblico dei partiti politici (Sì), intervento straordinario nel Mezzogiorno (Sì), sistema elettorale del Senato (Sì), sistema elettorale dei comuni (Sì), Ministero Sanità (No), Ministero Turismo e spettacolo (Sì), Ministero Industria, commercio e artigianato (No), servizio sanitario nazionale (Sì), casse di risparmio e monti di pietà (Sì), intervento straordinario nel mezzogiorno (Sì); (1994) Statuto dei lavoratori (Sì), d.lgs. 29/1993, razionalizzazione pubblico impiego (Sì), enti pubblici economici, dismissioni partecipazioni statali, sistema previdenziale lavoratori pubblici e privati (No), calcolo pensioni per i nuovi assunti (doppio relatore, Spagnoli – Mirabelli) (No); (1995) diffusione radiofonica e televisiva (No), contributi assistenza sanitaria (No), disciplina del commercio, poteri comunali (Sì), disciplina del commercio, orario di vendita esercizi commerciali (Sì), legge elettorale Camera (No), legge elettorale Senato (doppio relatore, Ferri-Guizzi) (No), cassa integrazione (No), sistema radio televisivo pubblico e privato, titolarità azioni Rai (Sì), sistema radiotelevisivo pubblico e privato, titolarità concessioni (Sì), sistema radiotelevisivo pubblico e privato, messaggi pubblicitari (Sì), sistema radiotelevisivo pubblico e privato, raccolta pubblicitaria (Sì), criminalità mafiosa, soggiorno obbligato (Sì), elezione Sindaco, Presidente provincia, Consigli comunali e provinciali (Sì), imposte sui redditi (No), tesoreria unica(No), Statuto dei lavoratori, contributi sindacali (Sì); (1997) concorsi pubblici (Sì), Ministero Risorse agricole, competenze regionali turismo, spettacolo e sport, attività radiotelevisive (No), Ministero Sanità (No), indirizzo e coordinamento statale delle attività regionali (No), indirizzo e coordinamento delle attività regionali di promozione all’estero (No), Stato e Regioni, esecuzione obblighi comunitari (No), controllo statale su atti amministrativi regionali (Sì), segretari comunali e provinciali (Sì), Ministero Industria, commercio e artigianato (No), direttive del Governo alle Regioni sulle funzioni delegate (No), controllo regionale su atti di comuni e province (Sì), sistema elettorale della Camera (No), sistema elettorale del Senato (No), stupefacenti e sostanze psicotrope (No), Csm, legge elettorale(No), dismissioni partecipazioni pubbliche (Sì), ordinamento della guardia di finanza (No), obiezione di coscienza (Sì), caccia, fondi chiusi (Sì), carriera dei magistrati (Sì), responsabilità civile dei magistrati (No), interruzione volontaria gravidanza (No), sistema radiotelevisivo pubblico e privato, messaggi pubblicitari (No), accertamento imposte sui redditi (No), ordine dei giornalisti (Sì), assicurazione obbligatoria contro le malattie (Sì), scuola elementare, moduli (No), magistratura, incarichi extragiudiziari (Sì), Pra e Aci (No); (1999) sistema elettorale della Camera (Sì); (2000) immigrazione e condizione dello straniero (No), rimborso spese elettorali e referendarie, contribuzione volontaria a movimenti e partiti politici (Sì), sistema elettorale della Carnera (Sì), Csm, legge elettorale (Sì), ordinamento Guardia di finanza, codice militare di pace (No), assicurazione obbligatoria infortuni sul lavoro e malattie professionali (No), magistratura, tramutamenti di funzione (Sì), responsabilità civile dei magistrati (No), attività privata di mediazione tra domanda e offerta di lavoro (No), termini processuali, civili e penali (No), contratto di lavoro a tempo determinato (No), istituti di patronato e assistenza sociale (No), iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale (No), magistratura ordinaria, incarichi extragiudiziari (Sì), lavoro a tempo parziale (No), Statuto dei lavoratori, tutela reale contro licenziamento (Sì), riscossione contributi sindacali tramite enti previdenziali (Sì), sistema pensionistico obbligatorio e complementare (No), lavoro a domicilio (No), cpp, termini massimi di custodia cautelare (No), accertamento imposte sui rediti (No); (2003) Statuto dei lavoratori, licenziamenti (Sì), parità scolastica (No), attuazione direttive Cee su rifiuti pericolosi e loro imballaggi (No), acque e impianti elettrici, servitù (Sì), Statuto dei lavoratori (No), produzione e vendita di sostanze alimentari e bevande (No); (2004) immunità, processi penali nei confronti delle più alte cariche dello Stato (Sì); (2005) procreazione assistita (No) (Sì); (2008) sistema elettorale della Camera (doppio relatore, De Siervo-Silvestri) (Sì), sistema elettorale della Camera (doppio relatore, Amirante-Bile) (Sì). In www.cortecostitutzionale.it

[4]V. l’articolo 36 della Legge costituzionale n. 352 del 25 maggio 1970, in M. SICLARI, Norme relativi ai giudizi di competenza della Corte Costituzionale, Testi Normativi n. III, Collana diretta da Massimo Siclari, cit., pp. 174 ss.

[5]V. l’articolo 37 della Legge costituzionale n. 352 del 25 maggio 1970, in M. SICLARI, Norme relativi ai giudizi di competenza della Corte Costituzionale, Testi Normativi n. III, Collana diretta da Massimo Siclari, cit., p. 175.

[6]V. l’articolo 38 della Legge costituzionale n. 352 del 25 maggio 1970, in M. SICLARI, Norme relativi ai giudizi di competenza della Corte Costituzionale, Testi Normativi n. III, Collana diretta da Massimo Siclari, cit., p. 175.

[7]Cfr. CARETTI, U. DE SIERVO, Istituzioni di Diritto Pubblico, cit., p. 408; T. MARTINES, Diritto Costituzionale, cit., pp. 219 ss.

[8]V. l’articolo 39 della Legge costituzionale n. 352 del 25 maggio 1970, in M. SICLARI, Norme relativi ai giudizi di competenza della Corte Costituzionale, Testi Normativi n. III, Collana diretta da Massimo Siclari, cit., p. 176.

[9]V. la sentenza n. 68/78, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di questo articolo rispetto all’articolo 75, comma 1, della Costituzione “limitatamente alla parte in cui non prevede che se l’abrogazione degli atti o delle singole disposizioni cui si riferisce il referendum venga accompagnata da altra disciplina della stessa materia, senza modificare né i principi ispiratori della complessiva disciplina preesistente né i contenuti normativi essenziali dei singoli precetti, il referendum si effettui sulle nuove disposizioni legislative”.

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