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DESTINATARIO DEL C.D. RAPPORTO INFORMATIVO PRELIMINARE NEL POTERE DI INCHIESTA, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA: YULHMA V. BALDERAS ORTIZ.

DESTINATARIO DEL C.D. RAPPORTO INFORMATIVO PRELIMINARE NEL POTERE DI INCHIESTA, DAVANTI ALLA CORTE SUPREMA DI GIUSTIZIA FEDERALE MESSICANA

di Avv. Yulhma V. Balderas Ortiz
Dottore di ricerca in Diritto pubblico, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Il giudice o giudici costituzionali nominati per l’elaborazione del c.d. dictamen (parere), dovranno inviare copia del c.d. rapporto informativo preliminare all’organo richiedente e alle autorità coinvolte con i “fatti” indagati.

Nell’invio del rapporto si osservano le seguenti regole:

1) se l’inchiesta è stata attuata su richiesta di uno degli organi legittimati dall’articolo 97 della Costituzione Federale, si dovrà inviare l’ordinanza che autorizza l’inchiesta, con l’indicazione dei nomi dei Commissari, la durata dell’inchiesta e il rapporto; 2) qualora l’inchiesta è stata attuata d’ufficio dalla Corte Suprema, il rapporto si dovrà inviare agli organi competenti. In questo caso l’Assemblea Plenaria determinerà il destinatario, in base alla sfera di competenze disposte dalla Costituzione Federale e dalle leggi ordinarie.

Dopo che è stato inviato il rapporto, sarà concesso all’organo richiedente e alle autorità coinvolte con i “fatti” indagati, un termine di 15 giorni affinché, esse presentino le opportune osservazioni e presentino le prove o le memorie difensive.

Durante il suddetto termine il richiedente dell’inchiesta e le autorità coinvolte nei “fatti”indagati, hanno facoltà di consultare il fascicolo, ma dovranno osservare il principio della confidenzialità e riservatezza stabilito dalla Legge Federale di Trasparenza e Accesso alla Pubblica Informazione.

Per quanto riguarda il c.d. dictamen (parere) la Corte Suprema dovrà:

  • pronunciarsi sulla sufficienza dell’inchiesta svolta dai Commissari;
  • determinare se effettivamente siano state commesse “gravi” violazioni alle garanzie individuali;
  • indicare quali sono le autorità coinvolte in tali violazioni:
  • indicare quali sono le autorità competenti ad instaurare i rispettivi processi penali;
  • indicare tutte le altre misure che il giudice o giudici costituzionali considerino opportune.

Il parere si dovrà presentare per la sua delibera all’Assemblea Plenaria della Corte Suprema, e una volta approvato il Presidente dovrà inviarlo alle autorità richiedenti dell’inchiesta. In seguito a tale comunicazione il richiedente dovrà realizzare tutto quanto sia necessario per l’esercizio dell’azione penale, dinnanzi il Pubblico Ministero (federale o locale). Qualora esistano reati di entrambe tipi, il parere si dovrà inviare ai Pubblici Ministeri Federali e Locali, affinché attuino nei termini dell’articolo 21 della Costituzione Federale[1]. Ove sia il caso, alla Sezione istruttoria della Camera dei Deputati (Federale o Locale).

NOTA: 

[1]Al riguardo, v. il sito www.scjn.gob.mx, ricerca per voce del criterio giurisprudenziale: “Violaciónes graves de garantías individuales establecidas en el artículo 97, párrafo segundo, Constitucional. Las decisiones de la Suprema Corte de Justicia de la Nación en uso de su facultad de investigación, no impiden a las autoridades el ejercicio de las atribuciones que les correspondan, sean éstas políticas, penales o administrativas”, Registro n. 169764, della Nona Epoca, della Plenaria della Corte Suprema, Tomo XXVII, aprile 2008, p. 7.

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